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giovedì 25 novembre 2010

Tarzia all'Oratorio, Noi al Consultorio: DiNuovo alla manifestazione del 25 novembre



A quelle di voi/noi che hanno pensato che fossimo "troppo poche, davanti alla regione Lazio, questa mattina" a manifestare contro la Legge Tarsia: non dimentichiamo che diverse altre proteste sono state organizzate nello stesso giorno, oltre alla nostra!
Ma certo, se da qun lato questo è un fatto positivo, dall'altro mette in luce il problema della FRAMMENTAZIONE: siamo tante, ma ancora troppo divise. Anche in questa occasione, sono emerse diverse visioni... chi voleva fronteggiare i 4 gatti del movimento per la vita che si erano presentati lì davanti, e chi voleva ignorarli.
Emerge la necessità di un confronto e soprattutto dell'urgenza di fare RETE, una rete tra le associazioni di donne che possa acquisire una forza e un'unità che per ora non abbiamo, nonostante il fermento sia tanto.
La costruzione di questa rete è la principale proposta del gruppo Di Nuovo.
Aiutateci a portarla avanti, la rete siamo tutte noi, tutte insieme, ma organizzate!

1 commento:

  1. Anche in Piemonte è passata una delibera della giunta regionale per il massiccio intervento dei movimenti pro-vita nei consultori e questo atto ha avviato una presa di posizione delle associazioni che, dopo molte riunioni, è sfociata nella decisione di indire un'assemblea pubblica (di cui trovate notizia negli appuntamenti) in cui manifestare tutto il nostro dissenso per questi provvedimenti del governo regionale (oltre a questo la non attivazione dei centri antiviolenza istituiti con una apposita legge regionale).
    > La decisione è maturata dopo alcuni incontri in cui sono state chiamate a raccolta tutte le maggiori associazioni di donne di Torino, e ha coinvolto il "Coordinamento 19 giugno" che ha organizzato l'anno scorso la grande manifestazione "I diritti sono il nostro Pride" e che comprende le donne di Torino per l'autodeterminazione, tutte le associazioni gay e lesbiche e collettivi autonomi di immigrati.
    Dobbiamo allertarci sul rischio reale di arretramento culturale e legislativo che c'è nel nostro paese.
    L'ingerenza delle Istituzioni sulla libera sessualità, sulla tutela della salute, sulla procreazione, sulle decisioni del fine vita, è un tema, secondo me attualissimo, che dobbiamo, anche come donne, cercare di far nostro cercando di superare i modelli troppo datati che forse ci hanno caratterizzato per anni.
    Noi stiamo cercando di coinvolgere maggiormente le giovani su queste battaglie e abbiamo già un bel gruppo di universitarie che si stanno impegnando su questi temi e che si sono unite a noi, usando però modalità diverse e a loro più congeniali (per esempio si iscriveranno in massa ai corsi di formazioni dei movimenti pro-vita) e proprio per questo anche simbolicamente abbiamo pensato di far presiedere a loro l'assemblea.
    Tenteremo anche la via del ricorso per illegittimità della delibera, a cui stanno già lavorando un gruppo di giuriste.

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