Riceviamo e pubblichiamo volentieri questa riflessione, dopo il 25 novembre:Sarà perchè da un pò di tempo per me è più facile vedere il bicchiere mezzo vuoto, sarà che quando ti appassioni ad una battaglia e ci lavori, vorresti avere grandi risultati, ma il giorno dopo il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza alle donne, ho riflettuto a lungo sugli avvenimenti successi in città. Non so perchè ma quest'anno si è deciso di non fare la manifestazione nazionale (mi piacerebbe sapere anche chi l'ha deciso), noi nel Lazio ci siamo concentrati sulla battaglia contro la proposta di legge regionale che vuole smantellare i consultori familiari pubblici con una violenza delle Istituzioni, contro noi donne, pari solo a quelle dei regimi fascisti ed abbiamo realizzato il concentramento al mattino sotto la Regione. Eravamo abbastanza ma non tante come ci si poteva aspettare, eravamo donne di tutte le età, dalle giovanissime alle più anziane, aderenti al centro sinistra, politicamente varie e trasversali, così come le donne sanno fare da sempre. Altro che vetero femministe residuali ed autoreferenziali come hanno dichiarato le vetuste e medievali Rauti e Tarzia, venute scorrettamente a provocare la nostra manifestazione!!! Voglio ringraziare tutti iTestimonial che hanno aderito alle nostre iniziative ed in particolare Giovanna Cau, Francesca Comencini, Lidia Ravera e Rosetta Loy che hanno scritto e attivamente partecipato alla protesta. Mi sono chiesta, vista la gravità della situazione del nostro Paese dove le prime a pagare la crisi sono le donne, con la chiusura dei servizi di cura e l'esclusione dal mondo del lavoro, qual'è il motivo della sottovalutazione della situazione da parte dei mass media e da parte della politica (donne e uomini) a cominciare dal Parlamento. Quel poco che si è scritto e che si è detto mi è sembrato un rito funebre dove i problemi veri delle donne sono rimaste sullo sfondo: si è parlato della violenza che subiscono le donne nel mondo, dalle pachistane alle africane, delle infibulazioni effettuate anche in Italia (ne ha parlato anche la Bonino da Fazio e nelle iniziative con la Carfagna) ma dei problemi delle donne che vivono in Italia, straniere ed italiane, tranne Lidia Ravera (BENISSIMO) e pochi altri, non ne ha parlato nessuno. Care donne cosa aspettiamo ad aprire una vertenza rivolta ai vertici dei partiti politici di centro sinistra, per far sì che il voto dato alle elezioni corrisponda al DOVERE di garantire la presenza nelle liste di un numero ben più alto di donne, in modo da garantire l'effettiva rappresentanza degli interessi e dei bisogni di noi donne, quando si votano gli atti nelle Istituzioni e nelle Amministrazioni pubbliche? Quando è che la piantiamo di sprecare il voto scegliendo uomini da eleggere perch'è sono più forti e quindi il nostro voto sembra un investimento più concreto, o peggio votando donne "scendiletto" serve degli uomini in politica? Si può votare ma si può anche MOTIVATAMENTE non votare. E se diventasse una battaglia vera, non credete che saremmo prese in altra considerazione dai segretari dei partiti quando scelgono i candidati da mettere in lista, o quando scrivono le leggi elettorali, o quando escludono le donne dalle liste oppure scelgono di candidare donne che non portano neanche il voto della loro famiglia? La mancata partecipazione al voto fino a che non ci sia una effettiva inversione di rotta (CONCRETA) è per me il solo modo di fare sul serio la nostra parte. Se metà degli elettori rifiuta di votare, forse la politica potrà cambiare, riacquistare serietà e credibilità. Infine penso che questo discorso dovrà riguardare anche gli uomini che, seppur minoritari, hanno votato donna perchè credono che la politica praticata da più donne serie e competenti come lo dovrebbero eesere tutti gli eletti, potrà garantire dignità e concretezza alle Istituzioni del nostro Paese.
(Luisa Laurelli)
Buongiorno, mi sono trovata a leggere questa riflessione e davanti a ".. abbiamo realizzato il concentramento al mattino sotto la Regione. Eravamo abbastanza ma non tante come ci si poteva aspettare.." una domanda mi viene da porvi...non vi sembra possibile che NON TUTTE le donne la pensino come voi? Che forse ci siano ancora donne che hanno la voglia di "sacrificarsi" pur di dare la vita ad un bambino e che magari in questa legge non ci trovino dell'assurdo e del mostruoso come il messaggio che si sta facendo passare con queste proteste, petizione e quant'altro?! Bene vi rispondo io, SI ci sono ancora ed io sono una di queste..sono di Roma, sarei potuta essere lì con voi quella mattina, ad urlare contro questa riforma per garantire dei "diritti" alle donne..ma non c'ero, perché prima di tutto non ritengo quello di poter STRONCARE una futura vita come un diritto (perché signori, nel momento in cui c'è un cuore che batte quella è VITA)...e in secondo luogo perché non trovo in questa proposta di legge nulla che tolga la decisione finale che spetterà comunque alla donna! Anzi, voler aiutare delle coppie in difficoltà...donne che sono arrivate a questa decisione così estrema e drammatica perché magari sole, insicure, impaurite, senza però nulla togliere alla loro libertà di scelta finale non mi sembra affatto un reato...d'accordo, ci saranno anche dei punti piuttosto discutibili in questa legge, ma perché invece di prendere posizioni così rigide non si può tentare di discuterne con chi le propone e cercare magari un punto d'incontro che porti a migliorare una situazione come quella dell'Italia dove si fanno sempre meno figli e crescono invece sempre più le statistiche dell'IVG? Grazie per eventuali risposte che vorrete dare a questo mio commento che altro non è che l'espressione di un modestissimo parere di DONNA
RispondiEliminaCara Silvia, certo che ammettiamo che "non tutte le donne la pensino come noi". Noi, però, la pensiamo così. E non siamo sole, sono tante le donne e le associazioni che hanno espresso in vario modo la loro contrarietà a questo disegno di legge. Difendere il consultorio come istituzione pubblica, gratuita e laica al servizio della salute della donna E del bambino per noi significa non retrocedere sulla 194 e contemporaneamente garantire la maternità (i due obiettivi non si escludono!).
RispondiEliminaL'emergenza in questo paese non riguarda le interruzioni di gravidanza (i dati del Ministero della Salute sono chiari: i numeri dell'IVG diminuiscono ogni anno) ma semmai l'altra questione che tu poni: il tasso drammaticamente basso di natalità. Non è però mettendo i "pro vita" nei consultori che si alzerà questo tasso. E' affrontando seriamente i nodi del lavoro, della tutela della maternità, della conciliazione...
Lo scriviamo nel nostro documento, se vuoi leggerlo.
Non rifiutiamo alcun "parere di donna", sia chiaro. Grazie per averci scritto.
Prima di tutto grazie per la risposta. Quello che volevo far capire con il mio commento è che forse non è propriamente giusto quello che sta accadendo; non trovo corretto che si parli a nome delle donne, di tutte le donne perché come ti ripeto non tutte la pensiamo allo stesso modo. Io sono convinta che dietro a questa legge, al di là dei punti effettivamente contestabili, ci possa essere del buono e questa "battaglia" non la trovo costruttiva...
RispondiEliminaGrazie di aver dato voce anche ad un parere diverso dal vostro.
Grazie Silvia finalmente qualcuno che fa sentire anche la nostra voce, la voce di noi donne che la pensiamo diversamente! Ho provato a dire la mia in altri blog ma sono stata ignorata, il mio commento non è stato nemmeno pubblicato! Parlano tanto di libertà, ma dovè la libertà se poi scendono in piazza a parlare a nome di tutte le donne? Io rispetto il pensiero altrui anche se non sono daccordo ma non mi sembra che si sta facendo altrettnto con il nostro! Sarò bigotta, moralista e credente ma sono pur sempre una donna e non vedo nella proposta Tarzia tutto questo male da combattere, ci sono molto più gravi per cui movimentarsi veramente protestare e manifestare!
RispondiEliminaSono Francesca...sono entusiasta che questo blog dia voce a più punti di vista, perchè finalmente c'è un confronto civile...
RispondiEliminaIo sinceramente sono una donna che non approva la legge Tarzia, per vari motivi (oltre a quelli detti da Giorgia,in cui mi trovo molto daccordo): uno di questi è il fatto che non con una piccola somma di denaro si può far "ragionare",anzi,a me pare un'offesa non tanto per la donna come tale, ma per la donna come madre! Ho letto su molti furum e blog che i consultori odierni "propagano" il foglio dell'ivg...non è assolutamente cosi, non si tratta questo argomento così tanto alla leggera (anche perchè come gia detto da Giorgia l'ivg non diminuirebbe di anno in anno). I consultori non ti rilasciano il foglio come se andassi a fare delle analisi!perchè scrivere queste bagianate!!
Però sarebbe molto costruttivo a mio parere un dibattito comprensivo, cioè che si, la si può pensare diversamente (per fortuna) ma si devono anche capire le ragioni dell'altro!Saluti...
Francesca io sono la prima a dire che alcuni punti di questa legge sono contestabili, ma dico anche che non la ritengo "nociva per la salute delle donne" come si legge su manifesti, forum, blog..insomma mi sembra tutto molto estemizzato, eccessivo e francamente sono stanca di questo accanimento quando ci sarebbero cose ben più gravi per cui saltare in piedi e scendere in piazza a protestare!
RispondiEliminaSono Francesca...mi spieghi come ci si può fidare di una donna che va contro ad altre donne? purtroppo la diffidenza c'è, ma non perchè c'è pregiudizio...ma perchè c'è paura! la paura d perdere quei diritti per cui tutte le donne hanno lottato, paura di retrocedere...per lo meno la penso cosi
RispondiEliminaBuongiorno e buone feste a tutti. Prima di tutto colgo l'occasione per segnalarvi un blog che ho trovato in questi giorni, dove poter esprimere liberamente il nostro pensiero, quello di noi donne che non siamo CONTRO perché come ha detto Flavia putroppo viene spesso non considerato e addirittura non pubblicato! L'indirizzo è http://protarzia.blogspot.com
RispondiEliminaFrancesca io posso provare a capire la diffidenza tua e di molte altre donne, ma non è vero che questa donna è contro di noi...Voi vedete nel fatto di voler AFFIANCARE (e non sostituire come ho letto in molti post e articoli) dei consultori privati a quelli pubblici come qualcosa di terribile, ma nella realtà dei fatti esistono da sempre strutture pubbliche e private (basti pensare agli ospedali, alle scuole..). Altro punto che vi fa allarmare e che considerate "svilente" per la dignità delle donne è il piccolo sussidio proposto per portare avanti la gravidanza..ma anche qui mi viene da pensare che "incentivi" per le famiglie numerose, per i secondi figli, gli assegni di maternità ecc. ci sono già da tempo e non mi sembra abbiano suscitato tanto sgomento, anzi..e allora perché tutto questo accanimento? Poi tu dici "paura d perdere quei diritti per cui tutte le donne hanno lottato", ma ripeto che l'aborto no è un DIRITTO..abbiamo conquistato una libertà di decisione, ed è diverso...
Buongiorno e auguri anche da parte mia! Grazie Silvia per il sugerimento, lo segnalerò anche ad altre persone che come me non sono riuscite a trovare uno spazio per manifestare il proprio pensiero! Quello che dici è assolutamente giusto, e penso che con il "potere" che noi donne abbiamo conquistato negli anni potremmo riuscire ad ottenere cose migliori di quelle che ci sono oggi. L'istituzione dei consultori privati in affiancameto a quelli già esistenti non è un problema perché si avrebbe solo più possibilità di scelta. Il problema reale secondo me (e che rimarrebbe lo stesso sia che passa lo legge o no) è che servirebbero dei potenziamenti..più personale competente e attento alle problematiche della gravidanza, d'informazione sulla contraccezione, di aiuto alla coppia...e allora invece di battersi tanto per ostacolare questa legge perché non ci battiamo per ottenere di più?
RispondiEliminasono francesca...saranno anche affiancati i consultori, ma rimane sempre il fatto che verranno introdotte nuove figure professionali....cattolici
RispondiEliminaBuonasera a tutti. Ok, d'accordo, se passerà la legge entrando nei consultori ci troveremo davanti a persone di stampo religioso..e allora? Se si sarà convinte della decisione presa e coscienti del perché si è presa, nessuno potrà farci cambiare idea o farci "vergonare"..cos'è allora che vi fa agitare tanto? Questo mi induce a credere sempre più che la vostra sia una battaglia ideologica e per partito preso
RispondiEliminaA me ideologica pare solo l'urgenza di far affiancare la donna da "esperti di bioetica" la cui unica funzione è farla retrocedere rispetto a una eventuale "decisione presa". Non mi pare affatto ideologica questa battaglia. Forse una resistenza, è vero. Ma perché crediamo che i consultori siano, così come li istituisce la legge, delle buone istituzioni. Che non occorre modificare, ma migliorare aumentando le risorse a disposizione per conseguire gli scopi per cui sono nati. Di quale libertà di scelta sentite il bisogno che oggi credete non sia garantita? Forse che il consultorio pubblico, in quanto pubblico, non garantisce il diritto alla gravidanza e la salute riproduttiva? Una donna cattolica deve avere il consultorio cattolico? Non basta che sia pubblico? E una donna non cattolica? Deve vedersi imposte le nuove figure professionali cattoliche?
RispondiEliminaSono francamente un po' preplessa da questi ragionamenti...
Vero Giorgia! Ora dovremmo fare anche le distinzioni?Poi ci lamentiamo che questo paese va a rotili...grazie..si fanno proposte inutili...!
RispondiEliminaI consultori pubblici in quanto tali sono laici, mettere personale "cattolico" è una privatizzazione inutile e aggiungerei futile!
Rispondo a Giorgia.... Quale dovrebbe essere il problema di un consultorio pubblico affiancato con uno privato? Non si impone nulla, perchè le figure cattoliche non è che stanno li per vigilare...lavorano per far ragionare, dare più possibilità a chi non è del tutto convinto dei abortire!
RispondiEliminaIn parte le do ragione Giorgia, ma purtoppo non mi sento di poter dire che i consultori pubblici funzionino come dovrebbero, vuoi per mancanza di mezzi e di fondi, vuoi per insufficienza di personale..però questo non può giustificare la mancata osservanza della legge 194 che prevederebbe per i consultori familiari un luogo di accoglienza e di sostegno alle donne incinte e alle coppie, e l'aiuto per superare le cause che stanno portando a decidere di abortire..parlo per esperienza personale, oggi questo non accade. Altro punto che la legge 194 prevede è che vengano coinvolte le associazioni che già operano sul territorio per favorire la maternità e anche questo oggi non accade..
RispondiEliminaCi tengo a sottolineare che non sono una cattolica praticante, non sono un'antiabortista e non faccio il "tifo" per il Vaticano ma semplicemente sono una persona che non ha paura di affrontare dei cambiamenti perché sono consapevole che non siamo più le donne di 30 anni fa.
Cara Cristal, secondo te le figure cattoliche sono lì per far ragionare le donne? Perchè pensi che le donne non riescano da sole a prendere una decisione così importante, da sole o con il sostegno di persone a loro vicine che le possano comprendere e sostenere senza giudicare in un momento così doloroso? Non credi che le donne siano persone indipendenti, capaci, autonome e libere che non necessariamente devono e vogliono diventare potenziali mamme? Dove sono le studentesse, le lavoratrici, le precarie, le disoccupate, le insegnanti, le anziane, le pensionate, insomma le donne reali che pretendono servizi, che non si rassegnano al precariato a vita, che sono stufe delle discriminazioni, che non accettano di vedersi rappresentate in immagini che le offendono e le privano di dignità, che scelgono se essere madri e quando?
RispondiEliminaProva a trovare la risposta nel Libro Bianco di Sacconi, nel Collegato Lavoro, nel piano di Marchionne per Mirafiori e nella volontà, neanche tanto nascosta, di modificare sino ad eliminare quelle leggi, e ancora di più quelle idealità, che sono il frutto e hanno permeato lotte e rivendicazioni femministe, operaie e studentesche dagli anni 60 ad oggi: autodeterminazione, solidarietà sociale, desiderio di essere protagoniste delle proprie vite.
Depotenziare e svuotare i consultori pubblici consegnandoli ai cattolici integralisti, mettere sul mercato la parte più appetibile della sanità,continuare ad indebolire lo stato sociale per pagare la crisi e realizzare enormi profitti garantendo solo livelli minimi di prestazione, ritornare a negare l'autodeterminazione delle donne oggi ha uno scopo ben preciso: far ritornare le donne a casa, perché è proprio il ritorno alle mura domestiche che sancisce una formidabile riscrittura di ruoli: questo stato, questa economia per sopravvivere hanno bisogno di servi in fabbrica e serve in casa, non di donne e neppure, in fondo, a parte qualche dovuto atto di ossequio alla Chiesa, di madri.
Mi dispiace che non è stato compreso nulla,o quasi,di quello che ho detto Laura...come prima cosa ho trovato del tutto inutile la prima domanda perchè ti dimentichi che le figure cattoliche sono delle persone che fanno il proprio lavoro,hai mai sentito uno psicologo (ad esempio) parlare di dio e il regno dei cieli?
RispondiEliminaNon ho mai avuto bassa stima sulle donne, e non accetto che mi si mettano parole in bocca che neanche penso...e proprio perchè sono convinta che le donne siano autonome e libere che non posso tollerare che si facciano passare per incapaci di intendere e di volere, come se chiunque potesse riuscire a fargli cambiare idea a decisione presa! Nessuno, tanto meno una donna, vuol far tornare le donne a stare nelle 4mura domestiche..scusa ma trovo le tue parole un vaneggiamento.
Ciao Laura, rimango stupita di tanta retorica.
RispondiEliminaDalle tue parole si deduce che il tempo si è fermato agli anni sessanta.
Nel frattempo noi donne non ci saremmo evolute, restando facilmente plagiabili dal primo venuto soprattutto se viene avanti con una croce in mano.
Ebbene non è così.
I tempi sono cambiati e nessuna di noi permetterrebbe achicchessia, prete o laico di coercizzare scelte e pensieri.
Noto invece che alla faccia del progressismo e dell'evoluzione tanto propagandate finite per piombare nell'immobilismo.
Come dire "Vogliamo cambiare... ma per carità non cambiamo nulla".
Dici "Depotenziare e svuotare i consultori pubblici consegnandoli ai cattolici integralisti" Dove ? dove li hai visti? in quale film di bassa lega?
Avvicinarsi ad una donna per aiutarla a comprendere ciò che realmente vuole è un'atto integralista?
E' tanto difficile comprendere che una donna che ha deciso di non portare alla luce il suo bambino ha per prima cosa bisogno di aiuto?
Ciao Giulia e Cristal,
RispondiEliminasono ben conscia e anche orgogliosa che le donne, le giovani donne che devono affrontare un'interruzione di gravidanza siano più forti e più determinate di quanto potessimo esserlo noi alla stessa età (io ho 55 anni), forse scusa, anche grazie al fatto che di battaglie ne abbiamo fatte tante da allora e che non è passata invano acqua sotto i ponti.Tutto ciò premesso però ti porto una realtà che conosco molto bene, quella della mia Regione,il Piemonte, dove non con una legge come la Tarzia, ma con una delibera della giunta Cota viene consentito l'ingresso esclusivamente alle associazioni cosiddette "pro-vita" nei consultori famigliari pubblici. Ai volontari di tali associazioni viene consentito di effettuare il primo colloquio con le donne che intendono intraprendere il percorso di interruzione volontaria della gravidanza al pari del personale sanitario.Come non accorgersi che tale provvedimento è fortemente lesivo dei diritti, della dignità e dell'autodeterminazione delle donne, in quanto impone – in un momento di scelta particolarmente difficile e delicato – un pesante condizionamento ideologico da parte di soggetti pregiudizialmente contrari all'applicazione delle legge sull'IVG?
Chiedi a Maria, giovane torinese di 34 anni (di cui hanno parlato anche i giornali) che a fine agosto è stata vittima di un’aggressione da parte di alcuni individui che stavano distribuendo dei volantini per il Movimento per la vita, e di altri che erano presenti indossando un camice all'interno dell'ospedale, se non sono cattolici integralisti quelli che l'hanno assalita, offendendola e mostrandole foto di embrioni ingrandite (cosa che succede normalmente davanti all'Ospedale Ginecologico di Torino). Maria aveva abortito con la Ru486 e si era recata al Sant’Anna per i controlli di routine, ma credendo che ancora non l’avesse fatto, i soggetti hanno tentato di dissuaderla di certo non con le buone maniere. Sono ben consapevole, perchè l'ho provato io stessa, che l’aborto non è una questione da prendere con leggerezza, che una donna può aver bisogno di aiuto (ma deve deciderlo lei quale e da parte di chi!) e che si tratta di una decisione importante che poi spesso segna tutta la vita. Ma, una decisione lecita, che ogni donna in quelle condizioni deve aver il diritto di scegliere con la propria testa, senza pressioni o inutili sensi di colpa indotti da coloro che per proprie convinzioni religiose reputano che abortire sia un peccato (rispettabile posizione, ma che non vale per tutte!)
Mi chiedi Giulia in quale film abbia visto questi cattolici integralisti? Non in un film di bassa lega ma a Torino, dove due giovani studentesse hanno voluto provare a fare un'esperienza che non hanno esitato a definire terribile: si sono iscritte ai corsi di formazione per volontari del movimento per la vita, quelli che entreranno ufficialmente negli ospedali e nei consultori pubblici piemontesi nei prossimi giorni (chiaramente finanziati dalla Regione!)
Se avete voglia e tempo andate a leggere il resoconto sul loro blog: www.medea.noblogs.org., è un'esperienza illuminante!
E.. scusate una piccola nota polemica: ho sentito molta irritazione nelle vostre risposte.
Io non vi conosco, non so se siate cattoliche o no,ma credo in ogni caso che la vostra posizione sia legittima e non accuso di vaneggiamento o del fatto che voi non comprendiate quello che può essere il mio pensiero, penso forse che sono io che non sono riuscita a farmi capire e non che siate voi a non comprendere!
Ciao Laura, la mia non era irritazione per le tue parole, ma bensi perchè ancora si crede che questa proposta di legge vado contro i diritti e la dignità delle donne...perchè? Per prima cosa Olimpia Tarzia è una donna come noi, e non penso voglia svilire quello che siamo diventate durante questi anni, e poi...perchè va contro la dignità? Perchè da un minimo sussidio economico? Beh se è questo il motivo non ci prendiamo in giro perchè quando lo Stato offre anche solo minimi aiuti siamo tutte in fila...Hai ragione nel dire che le donne laiche (e a proposito io non sono cattolica e ne tanto meno una pro-vita) possono essere infastidite da questi nuovi "personaggi" nei consultori, ma sono a disposizione per parlare, per non far sentire sola la donna, e sinceramente questo non mi pare che vada contro nessun diritto o dignità...
RispondiEliminaHo gia letto l'articolo, ed è un caso limite, perchè quelle persone sono estremisti, e non si dovrebbe permettere neanche di fargli mettere piede negli ospedali...ma non facciamo di tutta l'erba un fascio per favore...
Ciao a tutte penso che questa proposta di Olimpia Tarzia sui consultori sia per far sentire alla donna una vicinanza in un momento così delicato della sua vita. Una vicinanza fatta anche di un possibile aiuto economico. Inoltre penso che la donna qualora decida per l'aborto, sia più cosciente rispetto al passato della decisone che vuole intraprende.Nei consultori la donna verra' rispettata anche se la sua scelta dovesse essere l'aborto, sarà più consapevole rispetto al passato e capira' maggiormente il motivo della scelta che ha fatto. Inoltre Sono d'accordo con Giuliano Ferrara che alla donna vadano dati più aiuti economici e un ampliamento di asili nido. E penso anche che sia un bene che nei consultori ci sia un confronto fra donne che non sono credenti e medici e psicologi con un credo cattolico,e penso che un loro punto di vista non danneggi in nessun modo la donna.Inoltre penso che non bisogna avere pregiudizi verso i consultori che per ora rimangono una proposta di legge.E bisogna eseere fiduciosi del fatto che qualora nascano negli anni apporteranno miglioramenti e eventuali modifiche.
RispondiEliminaCiao Laura. Neanche io mai pensato di accusare qualcuno di vaneggiamento, sono cattolica ma non certamente integralista e comunque sempre rispettosa della vita. Vedi, sono sposata da sei anni desidero ardentemente un figlio e purtroppo non posso averne. Tu porti ad esempio un caso estremo dove persone non adeguatamente formate si improvvisano moratori. anche tu infatti li definisci "alcuni individui". Non credo che sia un male o addirittuira una coercizione cercare di rendere una donna più consapevole delle alternative all'IGV, se determinata abortirà comunque.
RispondiEliminaAnche se a causa di violenza o per motivi di estremo disagio (vedi vedove o donne sole al limite della soglia della povertà) devono essere informate delle alternative (per esempio farli nascere e poi darli in adozione )
Dalle tue parole noto che l'avversione alle legge Tarzia, (che presenta alcune lacune e dovrà essere smussata) la trovo più dettata da motivi ideologici e di bandiera. Da quì l'irritazione. Mettiamo da parte ogni preconcetto e collaboriamo a far si che venga rispettato il pensiero di tutte , anche di quelle come me sceglierebbero sempre la vita alla morte.
Non sono d'accordo sul punto della legge Tarzia che invita la donna che è contaria a portare avanti la gravidanza a a dare il figlio in adozione.Penso che l'aiuto se inteso globalmente debba essere per tenere il figlio anche dopo la gravidanza trovando una soluzione che tenda all'unità del nucleo famigliare, e che possa possa soddisfare mamma figlio ed un eventuale marito o compagno.
RispondiEliminaCiao Marcella, sono daccordo con te... l'adozione non è il metodo migliore! Sono stata adottata da piccola e vivo ogni singolo giorno con questo "peso"...mia madre non l'ho mai conosciuta perchè ha chiesto di rimanere in anonimato...ed ogni giorno mi chiedo perchè?!perchè mi ha fatto nascere? Ho una vita meravigliosa con il mio ragazzo e con i miei genitori adottivi, ma il ricordo di lei mi mette molta tristezza perchè mi sono sentita abbandonata!abbandonata da una donna che mi ha messo al mondo,e penso che per lei sono stata un errore, o semplicemente un "preservativo bucato"...scusa per la franchezza ma è quello che sento...un bambino deve crescere felicemente, amato da chi lo ha messo al mondo!
RispondiEliminaciao a tutti sono gaetano e ho 20 anni.la mia situazione non è delle migliori...io e la mia ragazza aspettiamo un bambino e non vogliamo UCCIDERLO! lavoro ai mercati generali e scarico cassette di frutta ma non penso che con questo lavoro possa garantire un futuro a mio figlio.penso che a questo punto l adozione sia la soluzione migliore...si,mi vergogno!mi vergogno di me stesso di quello che ho fatto e di quello che sto per fare ma non posso decidere della VITA di un essere umano!penso che con questa legge si possa rimediare,in parte,all errore piu grande che si possa fare:UN FIGLIO NON VOLUTO
RispondiEliminaPenso che nei consultori le donne debbano avere anche un confronto con donne che hanno precedentemente deciso di non abortire.Affinchè la loro scelta possa aiutarle in maniera più consapevole.
RispondiEliminaCiao Gaetano consiglio vivamente a te e alla tua ragazza di non dare il figlio in adozione ma tenerlo. Nell'attesa e nella speranza che sorgano quanto prima consultori privati vi consiglio di andare in quelli pubblici dove tu e la tua ragazza sarete seguiti e aiutati. E scegliete di tenere il bambino con voi . Non prendete una decisione affrettata di cui in futuro potreste pentirvi. Aspetto una tua risposta! E posso darti consigli se vuoi! SAluti Franco
RispondiEliminae come posso tenerlo se non posso garantirgli un futuro??è la cosa migliore da fare!questi consultori possono garantire al bambino di crescere ed avere una vita migliore rispetto a quello che posso dargli io!l unica cosa che voglio è che non sia UCCISO per mano mia e della mia ragazza...merita di VIVERE!quando ho letto questa lege non mi è parso vero...sembrava un piccolissimo spiraglio all errore piu grande che io potessi fare!
RispondiEliminaCiao Gaetano sono una ragazza di ventuno anni mi chiamo Anna e insieme al mio compagno Valerio ho avuto un bellissimo che abbiamo chiamato Andrea. Inizialmente pensavamo anche noi all'adozione, ma quando ho fatto la prima ecografia lo abbiamo visto e entrambi ci siamo commossi e abbiamo deciso di tenerlo con noi con tutti i sacrifici che dovremo compiere, per ora abbiamo trovato lavoro in mercato speriamo di trovare un lavoro dove possiamo guadagnare di più e in futuro, avere altri figli.Quindi tenete il bambino con voi, perchè in futuro sicuramente ve ne pentirete, se lo date in adozione. Aspetto tua rispsta e tue domande. Saluti Anna
RispondiEliminagrazie per il consiglio,veramente,ma abbiamo gia deciso!con il cuore in mano siamo giunti alla conclusione che non è giusto che per un nostro "errore"debba pagare lui,non che adottarlo lo renderà felice ma almeno non gli abbiamo negato il diritto alla vita!grazie ancora un saluto
RispondiEliminaFar capire a una donna cosa realmente vuole.
RispondiEliminaQuesto dovrebbe auspicare la legge?
La volontà da salvaguardare non può essere aiutata da chi ha la convinzione di avere, per diritto trascendente, supremi valori da diffondere.
Non ha molto senso definirsi pro o contro l'aborto. Se ce ne fossero molti meno, vorrebbe dire che si vive una sessualità più consapevole e matura, e che si pensa di avere la possibilità concreta di allevare i figli, se non nel benessere, nella piena dignità di esistere.
Questo vuol dire poter farli crescere non con un piccolo, sporadico aiuto, ma con un sostegno legittimo e non esclusivamente assistenziale. Consultori improntati ideologicamente, in cui non operino adeguati professionisti (essere laici o cattolici non è un metro di qualità, se si limitano entrambi alla responsabilità del ruolo) non aiuta a far capire a una donna cosa realmente vuole. Ben vengano le scelte di proseguire una gravidanza inizialmente non voluta, ma non grazie alle crociate mimetizzate come aiuto.
Della maternità dovremmo parlare con rispetto e infinita accortezza, senza porre donne contro altre donne. Fa male a noi stesse, molto male. Per lottare insieme per la vita, dovremmo concentrarsi su chi la vita la vive già, con rispetto e attenzione. Gli ultimi post denotano quanto nel nostro paese si debba ancora fare per aiutare dei giovanissimi ad assicurarsi un lavoro e permettere loro di crescere attraverso una genitorialità venuta per caso ma subito interiorizzata.
Segnalo anche questo articolo:
http://notimaz.blog.kataweb.it/2011/01/03/amniocentesi-addio-in-arrivo-le-gravidanze-di-serie-b/?ref=HROBL-1
L'amniocentesi non sarà più un esame gratuito per tutte le donne over 35, ma solo per quelle ritenute a rischio in base ai risultati di un esame del sangue che veda alterati determinati parametri.
Parametri che, dicono molti genetisti, non consentono di stabilire con sicurezza il grado di rischio e sono per lo più statistici.
La scusa è quella di evitare "sprechi".
Di fatto chi potrà permetterselo correrà in clinica privata a pagarsi l'esame, sborsando circa 700 euro.
Al resto delle donne, su cui ricade la maggior parte di dolore, fatica, oneri, verrà tolta la possibilità di scegliere.
E ovviamente, come già accade, alla nascita di un figlio fortemente compromesso nelle sue capacità fisiche e intellettive, sarà lasciata pressoché sola.
Ciao Màlgari...non c'è la presunzione di far capire nulla, ma solo aiutare e diffondere un messaggio diverso da quello che oggi i consultori hanno...Dai più giovani viene considerato un posto dove si risolve facilmente ad uno sbaglio..e non è cosi!Si sa, quando si da una mano la gente tende a prendersi tutto il braccio...
RispondiEliminaLe nuove figure che verranno introdotte non sono per forza dei moralisti, e non capisco perchè chi è contro ne è pienamente convinto di questa cosa..Il lavoro è una cosa ben distinta dai nostri pensieri, quindi anche se ci saranno persone "cristiane" non per questo le donne verranno additate!!
Non viene tolto nulla alla donna, verrà solo supportata di più dato che spesso e dico MOLTO SPESSO viene lasciata completamente sola.
Penso che l'abrto sia una decisione molto delicata per la donna. L'aborto nella maggiorparte dei casi è sbagliato commetterlo e in certi casi invece è l'unica soluzione che la donna si sente di fare e nessuno può impedirglielo. Il fatto che nei consultori ci saranno figure cattoliche pronte a giudicarti e a puntare il dito contro metterà la donna a disagio e può darsi che molte donne verranno talmente criticate che porteranno avanti la gravidanza che non ne sono convinte.
RispondiEliminaFermatevi...scusate ma dove avete letto che le donne saranno criticate? date per scontato un po troppe cose anche perchè cosa vuol dire, uno psicologo, anche se credente, ha i suoi obblighi lavorativi, e se una donna che vuole abortire perchè ha vissuto un caso limite come lo stupro, lo può fare con o senza il consenso di persone che non la toccano minimamente... Io se sono decisa di una cosa la porto fino in fondo, perchè se l'ho decisa c'è un motivo!
RispondiEliminaE allora, Cristal, facciamo un passo indietro: quale sarebbe il bisogno di avere personale cattolico (quindi pregiudizialmente contrario all'aborto) per orientare e sostenere una donna nelle sue scelte, soprattutto in quelle più difficili? Ricordo che ci sono già le psicologhe nei consultori, che c'è già personale sensibile alle difficoltà delle donne. Che oggi nessuno spinge le donne ad abortire se non lo vogliono (perché qui pare che si parli di fabbriche di aborti!). E che se una donna, come molte di voi che scrivete, è contraria per convinzioni personali, non abortirà comunque. Ripetiamolo: gli aborti in italia sono DIMINUITI, anzi dimezzati, non c'è nessuna emergenza aborti. Le questioni che ponete sono interessanti perché segnalano il bisogno di assistenza alle scelte di maternità. Su questo siamo d'accordo, eccome. Ma non è questa la soluzione! Noi vogliamo politiche che mettano LA DONNA al centro, come lavoratrice e come madre. Se leggete la legge Tarzia, non si parla mai di donne!
RispondiEliminaScusa giorgia ma non ti seguo... mettere al centro la donna, e pura retorica... la donna si mette al centro con i fatti e con soluzioni che la rendano consapevole appieno celle scelte che si accinge a fare... come ha giustamente scritto cristal troppo spesso ancune ragazze ricorrono all'IVG per pore rimedio facile ad una leggerezza. ( nessuno dice che si debba essere additate per questo ) am almeno che ci sia qualcuno che faccia riflette sul senso più ampio del valore della vita. Bada non sono bigotta ne pro-live, ma ho avuto una triste esperienza e dopo tanti anni ancora porto dentro il segno di una scelta difficile... vorrei che qualcun'altra avesse quell'assistenza che à mancata a me.. se quel qualcuno poi e cattolico o laico.. beh, poco importa.
RispondiEliminaSono d'accordo con te Elisa anche io penso che sia un bene che ci sia qualcuno che faccia riflettere la donna che voglia abortire consigliandola vivamente di proseguire la gravidanza. La donna dovrà essere grata che ci siano figure come medici e psicologi che l'aiutano e la consigliano al meglio senza imporle nulla. La scelta dell'aborto è sicuramente è difficile e delicata e difficile e trovare delle persone che ti accolgono e ti fanno riflettere è estremamente positivo qualunque decisione la donna prende.
RispondiEliminaCara Elisa, parlare di donne e parlare di famiglia (per non dire "famiglia fondata sul matrimonio..." come recita il ddl tarzia) sono due cose diverse, molto diverse. Quindi è insopportabile sentire tacciare di retorica o ideologismo ogni opinione che richiami a principi e - perché no - parole. Mi pare anche incredibile che non riusciate a leggere nel testo del ddl l'intento esplicito di veicolare il messaggio pro-life alle donne che si rivolgono ai consultori. Questo, mi dispiace, ma non può non essere un atteggiamento giudicante.
RispondiEliminaGiorgia tu parli di atteggiamento giudicante? cosa fate e cosa avete fatto fino ad ora voi donne contrarie? Per prima cosa avete avuto la presunzione di rappresentarci tutte, e in un secondo momento criticate noi di non vedere il vero intento...sicura che siamo noi e non voi con il vostro pessimismo? Non tutti vogliono rovinare la vita delle donne, e tanto meno un altra donna che si è sempre schierata dalla nostra parte?Vi siete mai chieste cosa abbia fatto l'onorevole Tarzia prima della proposta di legge? Io so con certezza che è stata una donna molto attiva...una delle poche persone che scendono in piazza anche se sono parlamentari!Chi è che affronta faccia a faccia gli obbiettori e da delle risposte valide alle domande? Chi è che scende in piazza senza 800 uomini di scorta? solo una donna...e allora perchè volere vedere per forza del male in lei?!
RispondiEliminaMa non capisco troppe cose:
RispondiEliminaA che serve questa legge Tarzia, secondo Cristal? C'è una superiorità morale dei cattolici rispetto a tutti gli altri? Io ritengo che i valori morali dei laici siano tra i più alti. E non c'è bisogno di essere per forza religiosi per vivere secondo un codice morale. Anzi di solito è il contrario. E poi, perché solo cattolici? E le altre religioni? Vedo che questa ondata d'integralismo genera solo confusione e maggiore sconforto. la vita va tutelata e protetta quando c'è. Fare un bambino per darlo in adozione? Si può fare, certo. Ma si può anche rinunciare a fare un bambino senza per questo sentirsi un criminale. Anch'io sono anziana e adoro i bambini. Ne ho avuti e ho anche abortito. Stare dalla parte dei bambini significa anche aiutare i genitori ad avere una vita meno faticosa, meno dura. Questo disegno di legge è invasivo, ideologico e non serve a far stare meglio nessuno. Mi disiace che non lo si capisca. Ci sarebbero tante altre cose da fare per favorire la maternità.
Ciao Paola, sono favorevole perchè è il primo vero aiuto che ho visto da parte del governo: anche quell'aiuto economico,minimo si,ma è un inizio!molte famiglie non vogliono avere figli perchè arrivano a stento a fine mese,non possono mantenere un bambino,che si sa, ha bisogno di cure e attenzioni!
RispondiEliminaPerchè si cerca anche di trasmettere una moralità e un senso di responsabilità nei ragazzi. Non credo su cosa dice la gente, non sono tutti maleducati e criminali, siamo stati tutti bambini,ragazzi...piuttosto cerchiamo di capire perchè i nostri adolescenti fanno sempre più uso di sostanze,compreso l'alcool mamme, perchè anche l'alcool è droga oramai. Si arriva sempre in qualche modo all'eccesso, di tutto...Ma perchè tendono a fare quel che fanno?Non pensiamo all'amore dopo il matrimonio, perchè è bigotta come mentalità, e sinceramente neanche io l'ho fatto dopo il matrimonio..però bisogna avere un senso di responsabilità, perchè ad ogni azione c'è una reazione! E' proprio questo che manca, essere consapevoli di cosa vai ad affrontare facendo quella determinata azione..
Non vedo una superiorità morale nei cattolici, c'è solo un affermazione in più...Non si richiede solo personale cattolico, questa è una falsa affermazione! Inseriscono pro-life, che non sono tutti insensibili come si crede!
Non è vero che solo personale esclusivamente cattolico, siamo in un paese democratico vi ricordate? Io non sono mai rimasta in cinta. Non ho mai avuto la fortuna di provare questo sentimento bellissimo! Ho la fortuna di avere un uomo al mio fianco però, e di questo ogni giorno ringrazio Dio per questo. Ho presentato una richiesta di adozione, ma le pratiche sono lunghe e non è del tutto facile!Non sguazzo nell'oro, sono una moglie, un operatrice sociale per tossicodipendenti e ogni giorno ne vedo di cotte e di crude, ed il mio stipendio, se si può definire tale, non è di certo quello di un parlamentare, o di un calciatore, perchè ho preferito questo lavoro e non lo rimpiango per nulla al mondo!
Cara Cristal,
RispondiEliminasono una mamma da tre mesi.
E la meraviglia della maternità non mi ha fatto spostare minimamente da una posizione che ritengo laicamente corretta.
La responsabilità di cui parli è una condizione che ritengo essenziale per qualsiasi tipo di scelta, compresa quella di decidere se portare avanti o meno una gravidanza.
Credimi: chi depone per la legittimità di tale scelta, non vuole affrontare tale questione con una leggerezza incosciente e pericolosa. Vorremmo tutte consultori "fecondi", non di assistenzialismo forgiato ideologicamente (inoltre, un misero aiuto economico mensile non sostiene una vita..) ma di fattiva operosità.
La proposta della Tarzia è chiara nei (pre) concetti e nelle parole che li esprimono: esige la definizione di una famiglia costruita "sul matrimonio", eludendo in questo passaggio moltissime donne e uomini che ad un consultorio vogliono poter fare riferimento; parla di "figure" ideologicamente formate e non professionalmente competenti a gestire situazioni delicate, non certo declinabili a un senso unico.
Cristal, non dividiamoci sui termini e ragioniamo badando alla sostanza. Non nasciamo, noi donne, manovrabili, cretine o deboli. Rischiamo però più degli uomini di essere sottoposte ad una violenza che non meritiamo, quando una scelta da operarsi sul proprio corpo (dolorosissima, comunque) viene dibattuta da altri con una dialettica da inquisizione. Credo di interpretare anche il pensiero di Giorgia et al., se dico che vorremmo anche noi consultori che diffondessero una cultura sessuale matura, che aiutassero le donne che intendono proseguire la gravidanza con mezzi concreti e DURATURI, e che accompagnassero ad una scelta diversa non con leggerezza ma con il supporto psicologico e fisico che ogni donna deve poter avere.
Chiudo dicendo che le difficoltà dell'adozione , sono intimamente legate alla questione di cui sopra. Ci meritiamo, tutte, qualcosa di meglio.
elisa (malgari)
Ancora una cosa, rileggendo il post di Cristal.
RispondiEliminaConosco piuttosto bene i collettivi pro-vita perché una mia cara amica opera all'interno e io sono stata coinvolta in incontri e in ritiri spirituali.
E indirettamente li ho conosciuti bene anche quando una mia conoscente ha affrontato un aborto terapeutico in seguito a diagnosi di Trisomia 18, un calvario vissuto in ambiente medico targato "pro-life".
Ciao elisa...si potrebbe provare però a parlare?raggiungere un punto daccordo? invece di dire no incondizionatamente?!
RispondiEliminaSecondo te si risolverebbe qualcosa a parlare??? io credo di no dato che non ci si sono mai filati quelli in politica....fanno leggi per loro, non per la gente comune!
RispondiEliminaCerto che dobbiamo trovare un accordo, certo che dobbiamo parlare..
RispondiEliminaCara omonima. che vuol dire "gente comune"?
Oggi nei consultori vanno soprattutto immigrate e donne in oggettiva difficoltà.
Chi se lo può permettere, ha in genere un ginecologo privato.
No assoluto a consultori non laici. Sì a consultori che supportino la donna, anche aiutandola in una scelta alternativa all'aborto. E che la sostengano in caso contrario.
Soprattutto, possano essere luoghi in cui poter maturare una sessualità consapevole,non rischiosa per la salute propria e degli altri.
Luoghi che non precludano l'accesso a coppie di fatto, a gay, a lesbiche, a transgender.."famiglie" comunque.
la gente comune siamo noi...noi tutti senza distinzione di razze e religioni...
RispondiEliminaIo sono pienamente daccordo con te Elisa, ma non penso che si possa raggiungere un accordo parlando...perchè Olimpia Tarzia sa delle donne contro, ma nn ha mica cambiato nulla!
Buon giorno...rispondo alle due Elise!
RispondiEliminaNon è vero che non ci si può parlare, non è vero assolutamente che Olimpia Tarzia non ha mai dato risposte e cercato un confronto..E' la prima donna politica, anzi, l'unica persona in politica, che scende in piazza senza paura e senza scorta per dare risposte a chi le va contro! Gli accordi come si prendono? Parlando, la storia serve per non ripetere gli stessi errori no? e se non cn la parola come si può risolvere?
Comunque io non sono una cattolica praticante perchè mi trovo in disaccordo con alcuni punti della chiesa, che per me sono bigotti e insensati, come il no ai preservativi! Si sono anti-concezionali, ma sono sempre per prevenire e chi ne fa uso non è immorale, ma solo responsabile perchè non vuole ritrovarsi a decidere se abortire o no! meglio prevenire che curare! Anche per me i consultori dovrebbero essere laici, perchè accolgono donne con problemi di ogni religione, e non si può dare l'esclusiva alle persone che per un cristiano praticante è una vera coppia (ecludendo cosi chi per lui non lo è). Non siamo tutti uguali agli occhi di dio? Vedete anche io cristiana ma non sono daccordo con la chiesa che si contraddice da sola su moltissimi punti! Ma integrare altro personale, anche cristiano non è poi cosi tanto negativo. Una donna non convinta all'abortopuò trovare rassicurazione e risposte che può darsi non si sarebbe mai data da sola.
Ciao Cristal, io non sono daccordo con questa proposta di legge, ma molte delle tue parole mi hanno colpito, perchè io non sono cattolica, sono laica, e sentire una donna cristiana dire ciò mi fa rendere conto che non tutti sono uguali ai pro-life! Ma allora ti chiedo, perchè immettere questa legge che porta cosi tanto scompiglio in una società gia distrutta e affamata?! Attendo con piacere una tua risposta, baci Gabriella
RispondiEliminaQuesti consultori che si creeranno speriamo quanto prima avranno come obiettivo il far diminuire sensibilmente gli aborti offrendo alternative concrete alla donna e non ostacoleranno la legge 194.Ci saranno figure prolife che indurranno la donna a proseguire in tutti casi, ma la libertà di scelta della donna, qualora decidesse per l'aborto verrà rispettata. Inoltre andare ai consultori non sarà obbligatorio per la donna, e anche se dovesse andarci una piccola nicchia comunque è importante che ci siano come luogo di aiuto.
RispondiEliminaBuon giorno Gabriella, ora ti rispondo secondo il mio parere. I ragazzi di oggi pensano effettivamente che per risolvere i problemi basti poco e che si rimane in cinta basta andare e ritirare il foglio dell'ivg con un amica e via, 10 minuti di op'erazione ed è finito tutto...vorrei che fossero sensibili anche su questo!
RispondiEliminaNo Cristal, non sono tutti così vuoti i ragazzi di oggi, come li chiami tu.
RispondiEliminaUna Ivg non è uno scherzo, e anche se si può affrontare una questione così delicata in maniera così biecamente leggera, allo stesso modo pensiamo che gli stessi ragazzi sfrecciano sulle strade da incoscienti, non dando gran valore nemmeno alla propria vita.
Amare la vita non è un dogma, ma una scoperta.
Natalia, la piccola nicchia di cui parli è quella delle donne sfigate, le più povere, le più lontane dai propri affetti e inesorabilmente sole. Le figure pro-life non le aiuteranno con un pacco di pannolini alla settimana o 500 euro al mese. Cercheranno di porre alternative che in molti dei casi dovrebbero determinare uno sforzo del welfare ben lungi dal realizzarsi nel nostro paese.. ben lungi dal consenso dei pro-life che predicano assai ma al di là di un mero assistenzialismo "salva morto di fame"non vanno.
L'aborto è sempre una questione delicata anche nei casi più difficili e che la donna lo affronti alla leggera è sbagliatissimo. E se comunque ha deciso per l'aborto le farà bene parlare con psicologi e medici cattolici per capire al meglio e più consapevolmente la sua scelta.
RispondiEliminaScusa Elisa ma allora cosa facciamo...? nulla tanto a che serve? Se una donna cambia idea e non abortisce, perchè magari era giunta al consultorio indecisa, spinta da un momento di buio interiore più pesante, diventa degradarte dargli qualche euro in più? anche solo 200 euro sono un enormità per chi non le ha... non ci trovo nulla di tanto deprecabile in questa legge Tarzia tanto polemizzata.
RispondiEliminaVorrei porre l'attenzione sul tanto avversato sussidio... definito denigratorio della dignità della donna... cosa c'è di degradante nel offrire un sostegno (fossero solo 200 euro al mese, per cinque anni, sono un valido aiuto per chi non li ha) non è certo per l'assegno di sostegno che chi vuol ricorrere all'IGV cambierà idea. laica o cattolica che sia
RispondiEliminaSi è vero non saranno certo i 200 euro al mese a far cambiare idea alla donna sia cattolica che laica ma possono essere già un valido supporto per chi riversa in gravi condizioni economiche.
RispondiEliminaChe ne pensate dell'appello alla mobilitazione del 13 febbraio (Se non ora, quando?)? come lo vedete rispetto alle questioni che sono state sollevate in questa discussione? Vi invito ad andare a leggere i documenti e le notizie che trovate in questo blog. Ciao!
RispondiEliminaCiao Giorgia, io non sono cattolica praticante, ma sinceramente approvo questa legge. Perchè se la si legge con attenzione si vede che non va contro la costituzione, anzi...le opposizioni ci vanno. Quindi a meno che voi non vogliate fare un referendum con la Bonino contro la legge e per cambiare la costituzione italiana (la vedo alquanto dura)..potete leggere bene la legge 194 e la proposta di Tarzia. Buona lettura
RispondiEliminaA mio avviso è bene che tutte le donne che decidono di abortire ma non ne sono propio convinte vadano nei nuovi consultori dovre sicuramente potrabnno riflettere della loro idea ed eventalmente cambiarla speriamo nei maggiori casi possibili.
RispondiEliminaCredo che le donne andando in questi nuovi consultori con l'aiuto di professionisti potranno trovare la risposta a dubbi ea problemi che hanno nel proseguire la gravidanza per proseguirla avendo fiducia nelfuturo
RispondiEliminaPenso che le donne andando in questi nuovi consultori grazie all'aiuto di esperti psicologi e medici troveranno la risposta giusta a tanti interrogativi riuscendo così a trovare soluzioni efficaci e spero che il numero maggiore di donne porti avanti la gravidanza.
RispondiEliminaAnch'io come Brunella credo che le donne troveranno in questi nuovi consultori risposte a tanti interrogativi e soluzioni pratiche a cui prima non avevano pensato prese dalla paura e grazie a queste soluzioni pratiche ed efficaci spero che qyuante più donne possibiliproseguino la gravidanza.
RispondiEliminaCredo fermamente in questi nuovi consultori che spero venfgano istituiti al più presto saranno luoghi in cui la donna incontrerà profesionisti pronti ad ascoltarla per capire i suoi problemi e le sue esigenze per risolverle al meglio affinchè la donna prosegui la gravidanza e abbia speranza nel futuro suo e del figlio
RispondiEliminaSi Marcella sarà propio così marcella questi nuovi consultori saranno luoghi adatti e specifici per tutte le donne che pensano di abortire ma che ancora non hanno preso una scelta a ariguardo.Grazie all'aiuto di esperti dati sia a livello materiale che sociale spero che si convincano interoriormente a proseguire la gravidanza.
RispondiEliminaCredo che questi consultori saranno luoghi saranno luoghi dove le donne saranno aiutate per uscire dai loro problemi e risolvere attraverso aiuti economici e sociali che le saranno dati anche dopo la nascita del figlio
RispondiElimina